Primo: proteggere i rifugiati, poi pensare alle frontiere, lo dice la Croce rossa

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Di Euronews
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Al 32° incontro internazionale del movimento della Croce rossa e della Mezzaluna rossa le migrazioni in primo piano

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I governi devono fare di più per il rispetto della dignità e della sicurezza dei migranti, garantendo l’accesso ai servizi essenziali. È il messaggio lanciato dal movimento della Croce rossa e della Mezzaluna rossa al 32° congresso delle associazioni umanitarie internazionali.

Il nostro inviato Chris Cummins:

Il 2015 ha portato cambiamenti enormi per le agenzie umanitarie. Le guerre, i mutamenti climatici e l’incertezza economica hanno creato rischi per milioni di persone. Qui a Ginevra la Croce rossa e la Mezzaluna rossa cercano nuove vie per adattarsi alla nuova realtà. In primo piano la Siria e le migrazioni.

Sullo sfondo, il quadro giuridico, che dovrebbe essere rafforzato per salvaguardare i migranti e i rifugiati. Lo dice il segretario generale della Federazione internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Elhadj As Sy :

Si dovrebbe poter migrare in modo sicuro e legale. Sappiamo quali sono i punti di transito e sappiamo quando i migranti vi giungono, dovremmo dunque porre l’accento sulla protezione delle persone prima di enfatizzare la protezione delle frontiere.

Francesco Rocca è il presidente della Croce rossa italiana:

Non sono soddisfatto, perché potremmo salvare molte più vite. Sapevamo fin dall’inizio che ci sarebbe stata una crisi nei Balcani, noi, come movimento, avevamo allertato i governi già in primavera, così quello che è successo a partire dall’estate i governi avrebbero potuto evitarlo. Onestamente siamo davvero insoddisfatti.

E adesso c‘è da pensare all’inverno. Le agenzie umanitarie prevedono che, date le crisi in corso, il freddo non arresterà il flusso delle popolazioni in cerca di rifugio.

Lilia Rotoloni

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