Siria: Regno Unito bombarda i pozzi dell'Isil, telefonata Obama-Cameron

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Di Salvatore Falco
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Renzi: "Non inseguo le bombe degli altri"

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Interrompere i finanziamenti dell’Isil alla radice. Gli aerei da caccia della Raf britannica hanno preso di mira nuovamente il giacimento petrolifero di Omar, nell’est della Siria. È la seconda missione compiuta dopo il via libera del Parlamento britannico ai raid contro l’organizzazione fondamentalista, la prima missione era stata lanciata giovedì scorso.

L’operazione – partita dalla base di Akrotiri, a Cipro – è stata portata a termine da due aerei Tornado e due Typhoon.

“Abbiamo le evidenze che il petrolio finanzia il terrorismo – ha detto il segretario alla Difesa, Michael Fallon – L’Isil lo vende e usa i proventi per le sue operazioni terroriste”.

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e il premier britannico, David Cameron, hanno discusso – in una telefonata – gli ulteriori passi da prendere contro l’Isil. “Non inseguo le bombe degli altri”, ha detto, invece, il Presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi.

NEW MAP update: Military situation in #Latakia and #Hama Governorates. #Syria#SAA#NDF#IF#FSA#Nusra#AlQaedapic.twitter.com/S6sW1CUTjX

— Peto Lucem (@PetoLucem) December 4, 2015

NEW SYRIA INTERACTIVE MAP (Dec 2, 2015) / Click on https://t.co/uhL6T3v2XL#IS#SAA#FSA#SDF#YPG#FSApic.twitter.com/9BvsZU2vRc

— Agathocle deSyracuse (@deSyracuse) December 3, 2015

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