Difficile che dal vertice dell’Opec di questo venerdì a Vienna arrivi un taglio alla produzione. I sostenitori di una mossa a sostegno dei prezzi del
Difficile che dal vertice dell’Opec di questo venerdì a Vienna arrivi un taglio alla produzione. I sostenitori di una mossa a sostegno dei prezzi del greggio notano però che l’atteggiamento dell’Arabia Saudita a riguardo è molto cambiato.
Prima, però, ci sarà da convincere l’Iran, Paese che non vede l’ora di tornare a pompare petrolio sui mercati dopo la fine delle sanzioni internazionali, e l’Iraq, ritornato a produrre a livelli record. Senza contare i produttori non-Opec come la Russia, che però ha fatto sapere più volte di non essere interessata a mettere un freno ai suoi impianti.
“Non ci aspettiamo alcun cambiamento nei target di produzione da questo vertice”, commenta Jeremy Stretch di Cibc. “A dominare saranno le discussioni relative alla possibilità di un certo grado di coordinamento tra produttori Opec e non-Opec per un eventuale taglio della produzione. Inoltre potremmo vedere vari membri dell’Opec fare pressioni sul maggior produttore, l’Arabia Saudita, per ottenere il via libera al taglio”, conclude.
La strategia di Riyad (lasciare che il surplus d’oro nero nel mondo soffochi i produttori che hanno costi più alti) sta funzionando, almeno in parte. Peccato che i prezzi al barile, oggi bassissimi, pesino sui bilanci di molti dei membri dell’Opec stessa.