Merkel a Parigi: sì agli aiuti in Mali, ma per ora di truppe in Siria nessuna menzione

Merkel a Parigi: sì agli aiuti in Mali, ma per ora di truppe in Siria nessuna menzione
Di Alberto De Filippis
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Rinsaldare i rapporti Fra Parigi e Berlino nella lotta al terrorismo, ma, almeno per ora, di inviare unità tedesche sul fronte sirio-iracheno a

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Rinsaldare i rapporti Fra Parigi e Berlino nella lotta al terrorismo, ma, almeno per ora, di inviare unità tedesche sul fronte sirio-iracheno a combattere contro Isil non se ne parla proprio. È il sunto della visita della cancelliera Angela Merkel a Parigi.

Il meeting è parte di un tour de force del presidente François Hollande che cerca di costituire una vasta alleanza anti-Stato Islamico. Con risultati alterni. Parigi chiede che gli alleati europei mettano mano al portafogli e aiutino lo sforzo bellico francese.

Così Hollande: “Non possiamo solo prendere misure in Europa in rapporto alla lotta al terrorismo. Dobbiamo andare alla fonte di esso. Dobbiamo agire contro le cause, contro Isil, lo Stato Islamico, in Siria e Iraq”.

Gli ha fatto eco la Merkel affermando: “Il terrorismo è nostro nemico comune e dobbiamo combatterlo assieme. Non possiamo convincere lo Stato Islamico a parole. Ci vuole un’azione militare”.

Fare accettare ai tedeschi operazioni militari all’estero però, è un tabù che la Cancelliera non sembra ancora pronta a infrangere. La Merkel non è andata oltre dichiarazioni di simpatia. La Merkel ha deposto una rosa a place de la Republique e promesso 650 soldati tedeschi in Mali con compiti logistici per aiutare Parigi, ma dell’invio di truppe e mezzi sul fronte sirio-iracheno, per ora, non parla.

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