Un altro attentato sarebbe potuto avvenire a Parigi il 18 o il 19 novembre, in pieno giorno alla Défense, il quartiere degli affari. Secondo la
Un altro attentato sarebbe potuto avvenire a Parigi il 18 o il 19 novembre, in pieno giorno alla Défense, il quartiere degli affari. Secondo la procura Abdelhamid Abaaoud lo avrebbe sferrato con un complice se le teste di cuoio francesi non li avessero stanati e uccisi prima in un appartamento di Saint-Denis, sobborgo a nord della capitale.
“Alcuni elementi emersi solo il 19 novembre, e sui quali non voglio e non posso soffermarmi, lasciano pensare che i due terroristi Abdelhamid Abaaoud e l’uomo ritrovato accanto a lui nell’appartamento volevano farsi esplodere mercoledì 18 o giovedì 19 alla Défense”, ha spiegato il procuratore di Parigi, François Molins.
Tutti i componenti del commando sono morti, ancora in fuga Salah Abdeslam con un complice, Mohamed Abrini. Quest’ultimo era stato avvistato due giorni prima degli attentati con Salah Abdeslam al volante della Renault Clio, usata poi negli attentati. Per entrambi è stato spiccato mandato d’arresto internazionale. È scattato il fermo per il cosiddetto “emiro bianco” Olivier Corel per detenzione non autorizzata di un fucile da caccia. Il religioso salafita è considerato l’ispiratore di alcuni jihadisti responsabili di attacchi, fra i quali il killer di Tolosa Mohamed Merah.