Colpire i terroristi nelle tasche: è questo l’obiettivo della Francia che per bocca del suo ministro delle finanze Michel Sapin ha presentato una
Colpire i terroristi nelle tasche: è questo l’obiettivo della Francia che per bocca del suo ministro delle finanze Michel Sapin ha presentato una serie di misure per contrastare il finanziamento dei jihadisti. Tra queste, una migliore sorveglianza delle carte prepagate che possono non richiedere una verifica dell’identità.
“Adotteremo regole più restrittive nell’uso delle carte prepagate che sono state utilizzate negli attacchi del 13 novembre, al fine di ridurre l’anonimato nel loro utilizzo. La disposizione di sicurezza nazionale sarà in seguito estesa al congelamento dei beni dei terroristi, dal patrimonio immobiliare alle vetture”, ha spiegato il ministro delle Finanze, Michel Sapin.
Comment lutter contre le #FinancementTerro ? Réponse avec #MichelSapin lors de son point presse https://t.co/aSK4j2gfxk#Tracfin
— Ministère Finances (@Min_Finances) 23 Novembre 2015
Più controlli anche su quei conti bancari che permettono di depositare e ritirare denaro nelle ricevitorie. Più collaborazione tra istituti di credito e Tracfin, la speciale cellula del ministero delle Finanze che lotta al riciclaggio.
Saranno implementati i poteri di questo organismo che avrà più ampio accesso alle inchieste giudiziarie e alle informazioni della polizia: dalle schede dei ricercati alle cosiddette “fiche S”, in cui sono segnalati quelli considerati una minaccia per la sicurezza nazionale.
Tracfin potrà, inoltre, chiedere alle banche di porre sotto speciale sorveglianza alcuni conti e, se necessario, anche di bloccarli.