In Mali il risveglio è in uno stato di emergenza che durerà dieci giorni. È la misura presa dal governo maliano dopo l’attentato terroristico di
In Mali il risveglio è in uno stato di emergenza che durerà dieci giorni. È la misura presa dal governo maliano dopo l’attentato terroristico di venerdÌ all’hotel Radisson blu di Bamako, la capitale, che ha ucciso 20 persone più due assalitori.
Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente Ibrahim Boubacar Keita, in un messaggio in cui ha ringraziato le forze nazionali e quelle francesi per il loro ruolo nella soluzione dell’assedio all’hotel.
“In nessuna parte del mondo siamo più al sicuro. Questi uomini non meritano di essere chiamati umani, l’ho già detto, loro hanno deciso di rompere con l’umanità come la conosciamo. I nostri valori non sono i loro. Il valore di una vita è a loro sconosciuto “
Le forze di sicurezza del Mali stanno dando la caccia a “ più di tre “ sospetti secondo fonti militari maliane. A rivendicare l’attentato, nonstante il ritrovamento di una bandiera dell’Isil, però sarebbe stato un gruppo jihadista maliano legato ad al Qaeda nel Maghreb Islamico, Al Morabitoum. Il suo leader, Mokhtar Belmokhtar, è ricercato in numerosi paesi. La rivendicazione è arrivata da parte del gruppo attraverso una registrazione audio inviata direttamenete al canale Al Jazeera.
Il commando jihadista aveva ha preso in ostaggio 170 persone. Fra le vittime una cittadina americana, a cui si aggiungono tre cinesi, sei cittadini russi dipendenti di una compagnia aerea, un israeliano, due cittadini belgi e un senegalese, dipendente di un’azienda petrolifera.