Sarebbero una ventina le vittime dell’attacco all’Hotel Radisson di Bamako, in Mali. Tra loro, cittadini francesi e belgi, uno dei quali è Geoffrey
Sarebbero una ventina le vittime dell’attacco all’Hotel Radisson di Bamako, in Mali. Tra loro, cittadini francesi e belgi, uno dei quali è Geoffrey Dieudonné, funzionario
del Parlamento vallone in missione per la formazione di funzionari locali.
Uccisi due terroristi.
Le forze speciali maliane sono entrate in azione dopo che gli attentatori avevano innescato una sparatoria e preso in ostaggio 170 persone.
Decine sono state progressivamente rilasciate, tra cui 12 membri dell’equipaggio dell’Air France che si trovavano nell’edificio.
I terroristi avrebbero lasciato andare, in particolare, coloro che erano in grado di recitare versetti del Corano.
Tra gli altri ostaggi, liberati dalle forze dell’ordine, alcuni sono feriti.
Il Pentagono fa sapere che i 22 statunitensi che erano sul posto sono sani e salvi.
Incerto il numero dei terroristi, alcuni dei quali sono ancora asserragliati all’ultimo piano dell’hotel.
Sarebbero entrati nel cortile dell’albergo alle prime ore della mattina a bordo di un’auto con targa diplomatica.
Il presidente del Mali ha ipotizzato la matrice islamista dell’attacco terroristico e ha aggiunto: “Condanno nella maniera piú ferma possibile questo atto barbaro che non ha niente a che vedere con la religione”.