Sicurezza resta altissima a Parigi e nelle maggiori città francesi. Nella capitale i tradizionali mercatini sui campi Elisi sono rimasti chiusi. Il
Sicurezza resta altissima a Parigi e nelle maggiori città francesi. Nella capitale i tradizionali mercatini sui campi Elisi sono rimasti chiusi.
Il premier Manuel Valls ci tiene a rassicurare i suoi concittadini: “Il rischio zero non esiste, ma noi combatteremo e distruggeremo lo Stato Islamico”. Ne è sicuro il leader socialista francese che in tour de force sui maggiori canali nazionali ha ripetuto la sua certezza.
“Questa organizzazione che arretra ogni giorno in Iraq, è sottoposta a massicci bombardamenti. Questa è la volontà della Francia e la volontà del presidente della Repubblica, portare a termine questa guerra fino a che lo Stato Islamico non verrà distrutto in Iraq e Siria”.
Un discorso condiviso dal segretario di stato americano John Kerry che gli ha fatto eco dall’altro lato dell’Atlantico: “Abbiamo detto che ci vorrà del tempo. Quando abbiamo iniziato a combattere al Quaeda nel 2001, ci sono voluti alcuni anni per riuscire a eliminare Osama bin Laden e la leadership dell’organizzazione.
Speriamo che le cose andranno più velocemente con lo Stato Islamico”.
Mentre si attende l’arrivo della portaerei De Gaulle, gli aerei francesi continuano a bombardare le postazioni dello Stato Islamico. Operazioni che si compiono di comune accordo con la Russia che opera dalla base siriana di Tartus con unità navali e ben cinque sottomarini che incrociano al largo.
Anche Belgio e Regno Unito hanno inviato nella zona di mare proprie unità navali e fra due settimane dovrebbe arrivare la portaerei Usa, Truman con unità di appoggio, per continuare a scaricare sullo stato islamico una pioggia di fuoco.