Fotoreporter di guerra, le testimonianze nel film "Les yeux brûlés"

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I fotoreporter di guerra si raccontano in “Les yeux brûlés”, questa settimana, in Cinema Box. Roissy, 1986. Una donna prende in consegna il baule di

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I fotoreporter di guerra si raccontano in “Les yeux brûlés”, questa settimana, in Cinema Box.

Roissy, 1986. Una donna prende in consegna il baule di un militare. E’ appartenuto a Jean Péraud, soldato e fotografo deceduto durante la guerra d’Indocina del 1954. Lo apre insieme a diversi uomini che hanno realmente fotografato e filmato quel conflitto.

Il personaggio femminile, interpretato da Mireille Perrier, fa leva sul proprio candore per incoraggiare i suoi interlocutori ad aprirsi. Un poco alla volta, racconteranno lo stato di trans in cui sprofondano gli uomini chi filmano la guerra, quasi fosse una donna nuda, come riconosce in un passaggio del film Pierre Schoendoerffer.

“Les yeux brûlés” è un film difficilmente classificabile tra documentario e fiction. Un film commissionato dalle forze armate e realizzato da Laurent Roth nel 1986, ma che è appena uscito in versione restaurata e che partecipava alla selezione ufficiale a Cannes Classics.

Un film ipnotico, ritmato dagli incontri a Roissy, da un’ottima colonna sonora, dalle immagini di archivio e dalle testimonianze di quei reporter di guerra che non distoglievano lo sguardo, nemmeno di fronte alla morte.

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