Aumentano i muri in Europa per frenare il flusso di migranti

Aumentano i muri in Europa per frenare il flusso di migranti
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

È un’ Europa costellata da muri quella che si prospetta per il futuro. Barriere di cemento e frontiere chiuse supportate da controlli. I sistemi

PUBBLICITÀ

È un’ Europa costellata da muri quella che si prospetta per il futuro. Barriere di cemento e frontiere chiuse supportate da controlli. I sistemi verranno declinati in maniera diversa da ciascun stato membro, ma la direzione sembra univoca. Lo conferma anche l’Austria che per frenare il flusso di migranti ha deciso di creare una barriera con la Slovenia. Ora è di 4 metri, ma potrebbe crescere.

“In una seconda fase – precisa la ministra dell’Interno, Johanna Mikl-Leitner – possiamo innalzare una recinzione al confine in pochissimo tempo, nel giro di solo 48 ore”.

Stesso tenore da parte del governo ungherese, che dopo i muri costruiti al confine tra Serbia, Croazia e Slovenia, ne annuncia uno possibile con la Romania.

“Siamo pronti e in grado – sottolinea Janos Lazar, portavoce del governo ungherese – di creare una barriera di sicurezza in poco tempo al confine tra Ungheria e Romania. La costruiremo nel caso in cui ci trovassimo di fronte a una situazione critica. Non ci fa piacere ma lo faremo solo nel caso sia necessario per difendere il Paese”.

Anche la Svezia ha reintrodotto controlli serrati alle proprie frontiere. La commissione Europea ha autorizzato Stoccolma a sospendere temporaneamente il trattato di Schengen anche per i richiedenti asilo provenienti da Germania e Danimarca.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Crisi migratoria: la Bulgaria accusata di abusi

Vertice de La Valletta, Juncker:" Accelerare i ricollocamenti, di questo passo finiamo nel 2101"

Ungheria, la candidata della sinistra chiede elezioni anticipate: La gente non vuole più Orbán