Wexford Opera, il festival dei tesori ritrovati

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Tra le rarità proposte quest'anno: "Le pré aux clercs", _opéra comique_ di Ferdinand Hérold.

Da oltre sessant’anni l’Irlanda vanta una manifestazione lirica di fama internazionale: il Wexford Opera Festival.

Singolare il suo obiettivo: riscoprire e presentare capolavori del passato caduti immeritatamente in oblio.

Quest’anno è stata la volta, tra gli altri, di Le pré aux clercs del francese Ferdinand Hérold.

Scritta nel 1832, quest’opéra comique, genere che mescola parti cantate a momenti parlati, riscosse all’epoca un enorme successo, con una popolarità pari ai musical di oggi.

Nella Francia ancora sotto choc per il massacro di San Bartolomeo, narra la storia dell’amore contrastato fra due giovani protestanti, Isabelle e il Barone di Mergy.

Chi sono i personaggi

Il tenore Nico Darmanin interpreta il Barone:

È un tipo deciso, ovviamente prudente per i fatti accaduti dopo la famosa Notte, ma è un uomo innamorato. È un tipo… alla Clint Eastwood, per intenderci: tranquillo ma con lui non si scherza perché è pronto anche a morire per i suoi ideali.

La soprano Marie-Ève Munger si è calata perfettamente nella parte:

Isabelle de Montal è impetuosa, appassionata, indomita… è l’unica protestante alla corte di Francia… Quando abbiamo cominciato a lavorare sul personaggio abbiamo proprio pensato a una ragazza un po’ cowboy, che vorrebbe correre per i campi ma è trattenuta dalla corte, frenata da un abito che la impaccia… Mi fa ridere che ci ritroviamo a essere un cowboy e un Clint Eastwood, come in un western!

Per il direttore d’orchestra Jean-Luc Tingaud l’opera di Hérold merita la grande attenzione dimostrata dal Festival di Wexford:

‘Le pré aux clercs’ è una notevole riscoperta: un’opera che prima di ‘Carmen’ e di ‘Faust’ rappresentava il fulcro, l’opera principale del repertorio francese. La sfida è riuscire a presentarla in modo moderno, vivo, fresco, naturale… la scrittura di Hérold è di tale qualità da ricordare Rossini, Weber, e vi si riconosce l’originalità di un compositore romantico francese. Questo è uno spettacolo davvero godibile in cui aprirsi completamente alla musica!

Interpretarla non è così facile, assicura la soprano canadese :

La grande aria di Isabelle è un pezzo straordinario per una cantante, di grande bellezza e virtuosismo. È un’opera – continua Marie-Ève Munger -che all’asprezza delle guerre di religione, purtroppo tuttora di attualità, accosta la leggerezza dell’amore, degli intrighi necessari per far sposare gli innamorati… è un’opera straordinaria!

La 65esima edizione del Festival d’opera di Wexford si terrà tra il 26 ottobre e il 6 novembre 2016.

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