Na tazzulella e café. La polemica di Starbucks

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Di Cecilia Cacciotto
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Il Natale di Starbucks si fa polemico. La catena internazionale di caffetterie ha deciso di giocare la carta minimalista per il Natale 2015

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Il Natale di Starbucks si fa polemico.
La catena internazionale di caffetterie ha deciso di giocare la carta minimalista per il Natale 2015, rinunciando ai simboli della tradizione sulle sue tazze, che quest’anno sono semplicemente rosse.

Un low profile che non è piaciuto agli oltranzisti della tradizione “fiocchi di neve e renne addomesticate”.
Lei se ne infischia:

“Mi piacciono.
Cosa penso? Chi non ha altri problemi forse può preoccuparsi di queste bazzecole.
A me personalmente piace, è rossa è natalizia. Non mi importa se manca la neve”.

“Pensavo che protestassero perché c’era troppo Natale in questi bicchieri, per via di tutto questo rosso. Per cui sono rimasto sorpreso quando non ho visto segni natalizi”.

“Non penso che troverò Natale in una tazzina da caffé, penso di trovarlo altrove, in qualcosa di più profondo.
A parte questo, penso che abbiano fatto un buon lavoro, hanno reso le tazze più carine per tutti”.

Starbuks ha risposto alle polemiche dicendo di voler creare una cultura di appartenenza, inclusione e diversità.

Molti conservatori americani, tra cui Donald Trump, il candidato all’investitutra repubblicana per le presidenziali del 2016, hanno chiesto di boicottare la catena.

E allora, in attesa del Natale, buon caffè a tutti.

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