Myanmar, attesa per risultati definitivi ma netta vittoria San Suu Kyi all'orizzonte

Myanmar, attesa per risultati definitivi ma netta vittoria San Suu Kyi all'orizzonte
Di Andrea Neri
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Risultati con il contagocce per un’elezione storica in Myanmar, l’ex-Birmania dove il partito della dissidente e Premio Nobel per la Pace

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Risultati con il contagocce per un’elezione storica in Myanmar, l’ex-Birmania dove il partito della dissidente e Premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi sembra saldamente avviato ad una vittoria schiacciante.

Solo 54 le circoscrizioni già scrutinate delle 323 in cui si è votato (sono complessivamente 330 ma 7 sono state escluse dal voto per ragioni di sicurezza) e la Lega Nazionale per la Democrazia (LND) di San Suu Kyi ha vinto in 49. Un risultato parziale ma che indica una tendenza chiara. Il parito aveva indicato già in mattinata di aspettarsi almeno il 70% delle preferenze.

Nella camera bassa del Parlamento ci sono 440 seggi di cui 110 sono riservati alla giunta militare. Per i restanti 330 la Lega Nazionale per la Democrazia, con una base elettorale più ampia nei centri urbani, si confronta essenzialmente con l’Unione per la solidarietà e lo sviluppo, partito appoggiato dai militari.

“Spero che ora saremo liberi e finisca la repressione” dice un residente della capitale Yangon. “Finora io ho conosciuto solo governi che ci hanno controllato, il partito di San Suu Kyi può portare la libertà. Questo è quel che spero, ma non posso saperlo. Tutto dipende dalla Lega Nazionale per la Democrazia” dice.

La Commissione Elettorale dovrebbe rendere noti i risultati definitivi entro due settimane dal voto. Voto che secondo gli osservatori internazionali sì è svolto in maniera ordinata e trasparente. Il partito di San Suu Kyi avrebbe bisogno di almeno 2/3 delle preferenze per poter governare da solo. In base alla Costiuzione infatti 1/4 dei seggi è destinato ai militari. La Costituzione del 2008 stabilisce inoltre che San Suu Kyi non possa correre per la Presidenza.

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