La sua quinta volta. Aleksandr Lukashenko ha ancora giurato come presidente della Bielorussia, a Minsk. Padre-padrone del paese, amato e odiato
La sua quinta volta. Aleksandr Lukashenko ha ancora giurato come presidente della Bielorussia, a Minsk.
Padre-padrone del paese, amato e odiato, aveva vinto le elezioni, dell’undici ottobre con l’83,49% dei consensi e conquistato un quinto mandato consecutivo superando i risultati della precedente elezione, dove si era fermato al 79,65%.
La sconfitta Tatiana Korotkevich, scarsamente appoggiata da un’opposizione che l’ha vista come una pedina del dittatore, ha ottenuto il 4.42% per cento.
Le elezioni sono state denunciate con una manifestazione di circa 5000 persone nella capitale. Un successo per la Bielorussia.
Da dire però che i rapporti, e le sanzioni verso l’Unione Europea si vanno normalizzando. Una settimana fa Bruxelles ha sospeso per quattro mesi il divieto di viaggio in vigore per 170 bielorussi e il congelamento dei beni di tre entità. La decisione dopo il rilascio di tutti i prigionieri politici il 22 agosto. Resta in vigore l’embargo per le armi.