Roma, il sindaco Marino ci ripensa e va alla guerra contro il Pd

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L’aveva detto, il giorno delle dimissioni: la legge mi dà venti giorni di tempo per ripensarci. E Ignazio Marino ci ha ripensato. Il suo obiettivo è

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L’aveva detto, il giorno delle dimissioni: la legge mi dà venti giorni di tempo per ripensarci. E Ignazio Marino ci ha ripensato. Il suo obiettivo è di portare la questione della sua permanenza o meno nella carica di sindaco di Roma nella sede competente, cioè il consiglio comunale.

“Io ritengo che ci sia un luogo, che è sacro per la democrazia, che è l’aula o di un Parlamento o di un consiglio comunale. Io sono assolutamente pronto a confrontarmi con la mia maggioranza, ma quello è il luogo della democrazia”.

Il presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi ha manifestato il suo disappunto. Ora l’unica via per costringere Marino alla resa sono le dimissioni in massa dei consiglieri del Partito democratico, più di almeno altri 6 consiglieri.

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