Crisi dei migranti, rotta dei Balcani: nuovo sistema di trasporto coordinato

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Lunghe file di migranti alla frontiera tra la Slovenia e l’Austria: non si arresta l’esodo dei migliaia che attraverso la rotta dei Balcani tentano

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Lunghe file di migranti alla frontiera tra la Slovenia e l’Austria: non si arresta l’esodo dei migliaia che attraverso la rotta dei Balcani tentano di raggiungere l’Europa del nord. Sono oltre 100mila quelli arrivati in Slovenia dal 17 ottobre, oltre 5mila solo nella mattinata di giovedì, secondo la polizia di Lubiana. Dopo il minivertice di domenica scorsa a Bruxelles, Croazia, Slovenia e Serbia hanno adottato un nuovo sistema coordinato. I treni delle Ferrovie croate hanno portato i migranti al campo di accoglienza al confine sloveno.

“Dalla mezzanotte sono partiti 5 treni. Altri sono in procinto di partire. Ogni convoglio ospita almeno 1000 persone. A differenza di prima, i treni sono più piccoli, ma più frequenti. Questo è il risultato di un buon lavoro di squadra con i nostri vicini sloveni e serbi”, ha detto il ministro dell’Interno croato Dzigumovic Domagoj.

I treni provenienti dalla Croazia hanno come meta il valico di confine con la Slovenia di Dobova. Prima i profughi venivano lasciati dagli agenti croati a qualche chilometro dal confine e, a piedi, raggiungevano la Slovenia. Lubiana plaude al nuovo sistema di trasporto coordinato.

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