Kosovo, firmato a Strasburgo l'accordo "formalità"d'associazione all'Ue

Kosovo, firmato a Strasburgo l'accordo "formalità"d'associazione all'Ue
Di Arianna Sgammotta Agenzie:  MARGHERITA SFORZA
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Passi avanti nella lunga marcia di avvicinamento del Kosovo all’Unione europea. Martedì a Strasburgo è stato firmato l’accordo per l’associazione del

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Passi avanti nella lunga marcia di avvicinamento del Kosovo all’Unione europea. Martedì a Strasburgo è stato firmato l’accordo per l’associazione del Paese all’Unione. Accordo che di per sé non offre al Kosovo la garanzia di essere un giorno parte della grande famiglia comunitaria. Considerato che 5 dei 28 Stati membri non riconoscono ancora la sua indipendenza.

L’accordo rappresenta al momento quindi poco più di una formalità. Necessaria, però, a regolare i rapporti con il piccolo Stato balcanico, dal quale si contano ogni anno migliaia di partenze verso l’Unione europea.

“Fino a gennaio il numero di persone che partivano dal nostro Paese verso l’Unione europea, in particolare la Germania, era altissimo” ammette il Premier Isa Mustafa “Siamo riusciti a fermarlo e abbiamo anzi reintegrato nei nostri confini circa 20.000 cittadini. Così come saranno reintegrati tutti coloro che decideranno di tornare in Kosovo”.

Nonostante l’ottimismo del Premier il Kosovo resta uno dei Paesi balcanici più problematici.

L’avvicinamento a Bruxelles promosso dal Governo non soddisfa tutti: dall’opinione pubblica a una parte del mondo politico. Nelle ultime settimane si sono svolte nella capitale una serie di proteste in piazza, ma anche in Parlamento, dove l’opposizione è ricorsa al lancio di lacrimogeni per bloccare i lavori dell’aula e protestare contro gli accordi tra Kosovo, Serbia e Montenegro.

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