Israele: accordo sulla spianata delle moschee, ma prosegue "Intifada dei coltelli"

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Di Euronews
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Malgrado l’intesa raggiunta fra Israele e Giordania sullo status quo della Spianata delle moschee nella Città Vecchia di Gerusalemme non si placano

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Malgrado l’intesa raggiunta fra Israele e Giordania sullo status quo della Spianata delle moschee nella Città Vecchia di Gerusalemme non si placano le tensioni fra israeliani e palestini. Tensioni che Hamas è arrivata a definire terza Intifada, dei coltelli.

L’intesa ruota attorno al posizionamento di un sistema di telecamere 24 ore su 24 che riprendano quanto avviene sulla Spianata. La regola stabilita fra Israele e Giordania nel 1967 e ribadita nella pace del 1994 si riassume così: i musulmani vi pregano e i non-musulmani lo visitano.

Le telecamere hanno sempre ripreso solo ciò che avviene fuori, non dentro le moschee di Omar e Al Aqsa. I palestinesi invece temono che si tratti di un trucco per identificare gli attivisti e poterli arrestare.

La situazione sul terreno prosegue con continui confronti e vittime. Da inizio ottobre almeno 58 sono stati i morti palestinesi e una decina gli israeliani accoltellati o feriti in aggressioni. Il premier israeliano Netanyahu minaccia di limitare il diritto di movimento degli abitanti di Gerusalemme est, di etnia araba.

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