Un’elezione tutta al femminile, quella che si apre oggi in Polonia. Dietro quello che vuole presentarsi come un voto per il cambiamento, la lotta per
Un’elezione tutta al femminile, quella che si apre oggi in Polonia. Dietro quello che vuole presentarsi come un voto per il cambiamento, la lotta per il potere tra i nomi che hanno governato il Paese negli ultimi 20 anni. Primo tra tutti il conservatore e nazionalista cattolico Jaroslaw Kaczynski che ha prefertito non candidarsi direttamente affidando il confronto con la Premier in carica Ewa Kopacz a Beata Szydo.
Anti europeista e a favore di una Polonia chiusa all’immigrazione, Szydo preoccupa Bruxelles, ma anche una parte dell’opinone pubblica polacca, che teme per la tenuta della democrazia. Poche chance per la Premier uscente di batterla. La 59enne liberale subentrata a Donald Tusk appena un anno fa è data seconda da tutti i sondaggi.
Volto della Polonia conciliante e meno ostile all’ondata migratoria, Ewa Kopacz sconta il coinvolgimento di una larghissima parte del suo partito Piattaforma Civica in una serie di scandali.
Terza donna in lizza Barbara Nowacka, leader dell’Alleanza di Sinistra. Il suo potrebbe essere un ruolo importante in caso di mancato raggiungimento della maggioranza da parte di uno dei due principali schieramenti.