Sarà una battaglia tra donne, quella delle elezioni politiche che si tengono domenica in Polonia. La sfidante alla carica di primo ministro è Beata
Sarà una battaglia tra donne, quella delle elezioni politiche che si tengono domenica in Polonia. La sfidante alla carica di primo ministro è Beata Szydło, 52 anni, vicepresidente del partito conservatore “Diritto e giustizia” attualmente all’opposizione ma che tutti i sondaggi danno per vincente nella consultazione di domani. Diritto e giustizia è il partito di Jarosław Kaczyński, ex premier e gemello dell’ex presidente polacco Lech morto in un incidente aereo.
La formazione politica dovrebbe aggiudicarsi la maggioranza relativa sconfiggendo Piattaforma civica, il partito liberale attualmente al governo con la premier Ewa Kopacz, 59 anni, che potrebbe perdere così il posto conquistato quando il precedessore Donald Tusk è diventato presidente del Consiglio europeo.
“Diritto e giustizia” punta dunque a completare la svolta a destra del Paese cinque mesi dopo l’elezione del presidente Andrzej Duda, voluto proprio dal leader Kaczyński.
Una parte dell’opinione pubblica ritiene che col ritorno della destra sia a rischio la democrazia. A farlo pensare, affermazioni anti-immigrati e anti-europee recentemente pronunciate dai leader del partito “Diritto e giustizia”.