Resta alta la tensione fra israeliani e palestinesi, dopo tre settimane violenze. A Hebron un soldato israeliano è stato pugnalato, il suo aggressore
Resta alta la tensione fra israeliani e palestinesi, dopo tre settimane violenze. A Hebron un soldato israeliano è stato pugnalato, il suo aggressore è stato ucciso da spari di reazione dei militari.
Gli scontri sono scoppiati dopo la distruzione da parte delle truppe israeliane dell’abitazione di un palestinese, Maher al-Hashalmoun, che un anno fa uccise in Cisgiordania un’israeliana travolgendola con l’auto. La Corte Suprema di Israele aveva approvato la demolizione della casa mesi fa respingendo il ricorso della famiglia. Il bilancio di quella che in molti hanno già definito una Terza intifada parla di sette vittime israeliane e 42 palestinesi.
Intanto, l’esercito israeliano ha arrestato a Beitunia, a sudovest di Ramallah lo sceicco Hassan Yusef, 60 anni, il leader politico del movimento islamico palestinese Hamas in Cisgiordania. I soldati hanno fatto irruzione nella sua abitazione, un blitz che ha portato all’arresto
di altre 34 persone in Cisgiordania. È accusato di aver “attivamente incitato al terrorismo e incoraggiato pubblicamente attacchi contro Israele”.