Tensione sempre altissima in Cisgiordania: a Betlemme sono ripresi gli scontri tra gruppi di palestinesi a volto coperto e militari di Tel Aviv. Lanci di pietre e in risposta gas lacrimogeni.
Il gabinetto di sicurezza israeliano ha deciso di sigillare i quartieri arabi di Gerusalemme est, disseminando di posti di blocco le strade.
Altra misura adottata nelle ultime ore per far fronte alla nuova ondata di violenza, il dispiegamento di compagnie di soldati di Tel Aviv nelle maggiori città di Israele.
Intanto la cronaca continua a raccontare episodi di violenza a ripetizione: a Gerusalemme un uomo che ha tentato di accoltellare i passanti è stato ucciso dalle forze dell’ordine. Una donna di 70 anni, poi, è rimasta ferita nell’ennesimo attacco su un autobus.
Nel contesto di misure di emergenza messe a punto per arginare le violenze palestinesi, il governo israeliano ha deciso di non consegnare i cadaveri degli attentatori alle rispettive famiglie per evitare che i funerali diventino occasione di nuove violenze . Una presa di posizione destinata ad infiammare ulteriormente gli animi.