L'incertezza spinge le materie prime, volano oro e argento

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Un vento d’ottimismo soffia sul prezzo del petrolio e dei metalli preziosi. Aumenti significativi sono stati registrati dall’inizio del mese, dopo le

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Un vento d’ottimismo soffia sul prezzo del petrolio e dei metalli preziosi. Aumenti significativi sono stati registrati dall’inizio del mese, dopo le prestazioni poco entusiasmanti del terzo trimestre.

I metalli preziosi restano beni rifugio per gli investitori. L’oro ha fatto registrare la sua migliore quotazione trimestrale dall’anno scorso. Sorprendente anche l’argento con la migliore quotazione d’apertura dal quarto trimestre dal 2013.

Ma cominciamo dalla tendenza evidenziata dalle materie prime dall’inizio del mese.

Le quotazioni delle materie prime negli ultimi giorni hanno evidenziato segnali di ripresa. Il prezzo del petrolio è aumentato dall’inizio del mese e ha chiuso la settimana con un più 8%, l’aumento più considerevole in 6 settimane.

Aumento inatteso anche delle quotazioni del petrolio americato, il barile di brent è aumentato dell’8.83% e il barile di petrolio qualità WTI del 10,07% dal primo ottobre.

Questa tendenza si spiega con la flessione del dollaro, con l’andamento dei negoziati sul petrolio tra Russia e Arabia Saudita la settimana scorsa e le previsioni del gruppo PIRA Energy che stima che il prezzo del petrolio aumenterà nel corso dei prossimi due anni.

A proposito di metalli preziosi, l’oro è aumentato del 4% tra il primo ottobre e la fine della scorsa settimana, cancellando la maggior parte delle perdite fatte registrare in settembre e raggiungendo, venerdì, i 1559 dollari l’oncia.

Questo aumento si è verificato dopo la decisione della Federal Reserve di aumentare i tassi d’interesse, ma ha inciso anche il rallentamento dell’economia cinese. Per ridurre i rischi gli investitori hanno guardato ai metalli preziosi.

Anche il valore dell’argento si è distinto per un inatteso aumento dal quarto trimestre: un balzo da record.

L’argento ha fatto registrare il valore più alto all’inizio del quarto trimestre del 2013. Un più 9% tra il primo e il 9 ottobre. Una prestazione che cancella tutte le precendenti perdite.

Daleen Hassan, euronews :
“Per saperne di più, è con noi Nur Eldeen Hammoury, direttore delle strategie di mercato di ADS Securities ad Abu Dhabi.

Abbiamo assistito ad un aumento considerevole del prezzo del petrolio, soprattutto la settimana scorsa. Possiamo affermare che è cominciata la ripresa?”

Nour Eldeen Al-hammoury, ADS Securities:
“Sì, lo abbiamo constatato in Agosto, abbiamo intravisto i segni che lasciavano presagire l’inizio della stabilizzazione, visto che la maggior parte dei fondamentali economici negativi sono stati anticipati. Inoltre il rapporto Oro-Petrolio ha mostrato segnali chiari di questa stabilizzazione, più di ogni altro indicatore.
Senza contare che ci siamo focalizzati su un dollaro più fragile a causa della politica condotta dalla Federal Reserve, che ha causato un aumento dei prezzi del petrolio, di recente.

Dobbiamo comunque continuare ad analizzare i segnali che si presentano, la stabilizzazione c‘è, con una leggera dinamica al rialzo, a causa delle tensioni in Medio Oriente. Altro fattore positivo, la possibilità per i produttori non membri dell’Opec di discutere gli attuali prezzi”.

euronews :
“I prezzi dell’oro della settimana scorsa, sono stati generati dalla decisione della Fed di aumentare i tassi d’interesse e molti hanno optato per un investimento sicuro. La tendenza si ripeterà o si tratta di un episodio?”

Nour Eldeen Al-hammoury:
“Ogni volta che facciamo fronte ad un periodo di incertezza, tutti si rifugiano nell’oro. È accaduto anche recentemente per fondi speculativi che avevano fatto registrare perdite considerevoli, a causa della crisi dei mercati a livello mondiale, qualche settimana fa. A tutto ciò si aggiunge l’incertezza sulla politica delle Federal Reserve, che ha spinto ad investire in beni rifugio, come l’oro. Inoltre dopo l’ultimo rapporto, “Commitment of traders” pubblicato dalla Commissione americana dei mercati a termine, si evidenzia come le posizioni lunghe siano aumentate del 9%, la settimana scorsa. Ciò significa che un numero considerevole di investitori e trader si sono rivolti ai beni rifugio e se l’incertezza dovesse protrarsi, la tendenza potrebbe aumentare”.

euronews :
“Parliamo dell’argento. Se il rapporto oro – argento resta tale, come potrà generare profitti in futuro?”

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Nour Eldeen Al Hammoury:
“Se guardiamo all’evoluzione della ratio oro- argento, ogni volta che si colloca tra 77 e 88, l’argento tende a diminuire prima di aumentare nuovamente. Funziona così questo rapporto e la sua relazione con il valore dell’argento dagli anni 80. La settimana scorsa era a 77, poi è diminuito nuovamente a 71, poi è aumentato di nuovo dell’11% nei giorni seguenti. Quindi se l’argento fa registrare ancora un aumento e se il rapporto resta sotto gli 80 significa che l’argento ha raggiunto un nuovo equilibrio e che nuovi aumenti sono prevedibili”

euronews :
“Quale valore si devono attendere oggi i traders?”

Nour Eldeen al Hammoury :
“A breve termine, molti trader e investitori parlano di 17- 18 dollari l’oncia. Livelli che corrispondono ad una zona di resistenza solida. Potremmo avere una flessione a breve termine, prima di un nuovo aumento. Sempre se la ratio oro-argento resta tale”.

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