Un nuovo “stop” alla presenza delle basi statunitensi a Okinawa è giunto nelle ultime ore con la revoca dei permessi per lo sbancamento e la bonifica
Un nuovo “stop” alla presenza delle basi statunitensi a Okinawa è giunto nelle ultime ore con la revoca dei permessi per lo sbancamento e la bonifica della baia di Henoko, dove dovrebbe essere trasferita la base aeronavale di Futenma. È il governatore, Takeshi Onaga, eletto nello scorso dicembre, a revocare l’autorizzazione data dal suo predecessore.
La mossa inasprisce lo scontro tra autorità locali e centrali. Per il governo di Tokyo, Okinawa non può revocare un permesso già dato:
“Su questo tema avevamo già la decisione dell’ex governatore di Okinawa, Nakaima, e non vedo alcun difetto legale in quell’approvazione”, dice il capo di Gabinetto dell’esecutivo di Tokyo.
Le manifestazioni di protesta contro la presenza delle basi americane nell’arcipelago si susseguono da anni: sono basi di importanza strategica fondamentale per Washington e Tokyo, ma la popolazione locale, già ostile, si è sollevata in particolare dopo alcune violenze commesse dai militari statunitensi.