Le forze israeliane hanno compiuto un’incursione a Nablus, la notte scorsa, dopo che il governo ha annunciato di aver identificato i palestinesi che
Le forze israeliane hanno compiuto un’incursione a Nablus, la notte scorsa, dopo che il governo ha annunciato di aver identificato i palestinesi che hanno ucciso i coloni del vicino insediamento.
L’obiettivo del blitz era arrestare chiunque abbia aiutato i responsabili.
Decine di giovani hanno cercato di opporsi alla retata bloccando le strade e lanciando pietre contro i militari, che hanno risposto sparando.
Un uomo col viso avvolto in una kefiah spiega: “Non siamo al sicuro andando da una città all’altra della Cisgiordania. Ci attaccano, distruggono le nostre auto, occupano le nostre terre e noi difendiamo il nostro Paese.”
“Il nostro messaggio agli israeliani – dichiara un altro palestinese incappucciato – è che esistiamo ancora in questa terra e resteremo qui, combattendoli anche solo con un sasso, come ci ha insegnato Arafat. Siamo nati per resistere.”
La troupe di Euronews ha assistito agli scontri della notte ed è entrata nell’ospedale di Nablus.
Il nostro corrispondente Mohammed Shaikhibrahim testimonia che alcuni dei pazienti sono stati feriti da proiettili e aggiunge: “Scontri limitati si sono verificati qui a Nablus, dopo che l’esercito israeliano è penetrato in diverse zone della città. Sembra che l’obiettivo fosse anche distruggere le case dei 5 palestinesi che hanno attaccato i coloni di Itamar”.