Sulla sua pagina MySpace, il presunto killer posa con un fucile. Online anche video inneggianti all'IRA
Mentre Roseburg piange le vittime della sparatoria al college e Obama mette quest’ennesima strage sul conto dell’inerzia della politica sulla regolamentazione delle armi dai social media emergono nuovi elementi sul sospetto killer, poi ucciso dalla polizia.
Pictures from tonight's #UCCShooting vigil in #Roseburg. pic.twitter.com/a2sM6R1cN7
— Kelsey Watts (@KelseyWattsKPTV) 2 Ottobre 2015
Su una pagina My Space al nome di Chris Harper Mercer – lo stesso divulgato dalle forze dell’ordine – insieme a scatti in cui lui stesso appare con un fucile, sono state pubblicate foto e video relative a diverse azioni dellll’IRA, l’organizzazione paramilitare irlandese.
Riconosciuto dai vicini come il 26enne di origini britanniche a cui corrisponde l’identità fornita dalla polizia, il presunto killer risiedeva a pochi minuti d’auto appena dal college della strage.
These appear to be the pictures of the real #ChrisHarperMercer, suspected #UCCShooting gunman. (via @selfagency) pic.twitter.com/SBQXLBWw6V
— Jamie Jordan (@JordanJamie) 2 Ottobre 2015
“Questa di Roseburg è una comunità molto affiatata, una famiglia – dice una residente -. Mi sentivo sicura, qui. Ma in poche ore è cambiato tutto: ora sono lontana dal sentirmi sicura”.
In base alle prime ricostruzioni, il killer era armato di tre pistole e un fucile d’assalto, con cui ha fatto irruzione in diverse classi del College Umpqa, uccidendo almeno 9 persone e ferendone 7. Un arsenale che ha indotto il presidente Obama a “denunciare l’“inerzia” della politica e a parlare di responsabilità collettiva”:http://it.euronews.com/2015/10/02/stati-uniti-obama-affranto-dopo-la-strage-nel-campus-in-oregon-chiede-di/.
“Quella di lasciare che periodicamente, nel nostro paese, si ripetano episodi del genere è una scelta politica – ha detto Obama -. Dobbiamo ritenerci collettivamente responsabili nei confronti delle famiglie che hanno perso i loro cari per la nostra inerzia politica”.
Tra i sopravvissuti, c‘è intanto chi alla polizia ha raccontato che il killer, prima di sparare, chiedesse agli studenti di che religione fossero e che se la prendesse poi esclusivamente con quelli che si dichiaravano cristiani.