Siria: Usa e Russia d'accordo per coordinamento militare. Ma su quali target?

Siria: Usa e Russia d'accordo per coordinamento militare. Ma su quali target?
Di Andrea Neri
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Il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov le definisce letteralmente “alcune divergenze sui dettagli”. Tradotto dal linguaggio della diplomazia

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Il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov le definisce letteralmente “alcune divergenze sui dettagli”. Tradotto dal linguaggio della diplomazia significa: abbattere oppure al contrario appoggiare il regime di Bashar Al-Assad.

Il responsabile degli Esteri russo e il Segretario di Stato Americano John Kerry hanno discusso della guerra in Siria a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e hanno convenuto sulla necessità di concordare le operazioni militari per evitare incidenti.

“Siamo d’accordo sul fatto che le operazioni militari debbano avere al più presto un coordinamento, perchè tutti vogliamo una Siria democratica, unita, laica, una Siria che sia la casa per tutti i gruppi etnici e per tutte le confessioni, i cui diritti siano garantiti. Ciononostante abbiamo alcune divergenze sui dettagli per come ottenere questo risultato” ha detto Lavrov in conferenza stampa, parlando in inglese.

Kerry ha espresso, con un soppesato understatement, le medesime critiche formulate dalla Francia, la cui posizione resta inamovibile: il nemico deve essere l’Isis (autoproclamato Stato Islamico) e non i ribelli che combattono il regime di Damasco. Per Parigi Bashar Al-Assad non può in alcun caso essere parte della transizione politica nel Paese.

“Nell’incontro ho ribadito le stesse preoccupazioni che avevo espresso durante il vertice del Consiglio di Sicurezza presieduto dalla Russia” ha detto Kerry. “Preoccupazioni che riguardano la natura degli obiettivi, il tipo di target e il bisogno di chiarezza su questi punti. Perchè una cosa è bombardare l’Isis, ma se non è questo ciò che sta accadendo, ovviamente abbiamo motivo di preoccupazione”. Un chiaro riferimento ai primi raid dell’aviazione russa che, secondo diverse fonti, avrebbero fatto decine di vittime civili nelle province di Homs e Hama.

L’entrata di petto nel conflitto siriano da parte della Russia, che fino a pochi giorni fa negava di aver schierato i suoi caccia in una nuova base costruita a Sud di Latakia, sulla costa, crea il forte rischio di incidenti con la coalizione a guida Usa che da un anno bombarda la Siria. Un vertice a livello militare tra Stati Uniti e Russia potrebbe tenersi già oggi.

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