La Francia bombarda l'ISIL in Siria: "Al via i raid, ma la soluzione è politica"

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Di Euronews
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L'annuncio dell'Eliseo: "Gli attacchi provano la nostra determinazione contro Daesh". Dubbi degli esperti: "Efficacia militare dubbia. L'obiettivo è un posto al sole"

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Via agli attacchi aerei in Siria contro l’ISIL, ma l’obiettivo resta una transizione politica. La Francia mantiene le promesse e ribadisce allo stesso tempo il suo impegno per una soluzione diplomatica, che tuteli la popolazione anche dalle violenze del regime di Bashar Al-Assad.

La Francia attacca in Siria. Al via i primi raid http://t.co/qlavhi2p0I via @elysee

— Diego Giuliani (@diegogiuliani76) 27 Settembre 2015

Un comunicato dell’Eliseo presenta i raid come “prova della determinazione a battersi contro Daesh” in sinergia con i partner della coalizione internazionale e specifica che sono stati effettuati sulla base delle informazioni raccolte dai voli di ricognizione.

Il via di questi ultimi risale all’8 settembre e segue di un giorno l’annuncio del Presidente Hollande. Parigi aveva subito fatto sapere che avrebbe colpito “tutto ciò che rappresentasse una minaccia per la Francia”, senza tuttavia specificare quando sarebbero partiti i raid.

Carattere episodico riconosciuto agli attacchi e fatto che siano stati ampiamente anticipati rischiano tuttavia di limitarne l’efficacia militare. Nell’associazione dell’annuncio al rinnovato impegno per una transizione politica, esperti militari intervistati dall’agenzia di stampa AFP vedono piuttosto la volontà di Parigi di ritagliarsi un ruolo nella soluzione della crisi siriana.

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