Cinema: al festival di San Sebastian, qualche sorpresa e giuria divisa

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“Sparrows”, dell’islandese Runar Runardsson, si è aggiudicato la conchiglia d’oro per il miglior film al Festival di San Sebastiàn. La rassegna

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“Sparrows”, dell’islandese Runar Runardsson, si è aggiudicato la conchiglia d’oro per il miglior film al Festival di San Sebastiàn.
La rassegna cinematografica basca ha appena concluso la sua sessantreesima edizione.

“Sparrows” racconta di un sedicenne che vive con la madre, ma che improvvisamente si trova a dover fare i primi passi in una nuova vita con il padre, là dove il sole non tramonta mai.

Il premio per il miglior regista va al belga Joachim Lafosse, per “Les chevaliers blancs”, film che racconta dello scandalo delle adozioni illegali nel Chad. Uno scandalo che affossò una ONG francese.

Il premio al miglior attore va a Ricardo Darín e Javier Cámara, ma non dovrebbero esserci problemi a condividerlo, perché i due sono co-protagonisti in “Truman”.

Situazione decisamente più semplice per il premio alla miglior attrice: la conchiglia d’argento è andata a Yordanka Ariosa, e qui sembra ci sia stata più unanimità.

In effetti su alcuni dei premi principali la giuria internazionale, diretta dalla danese Paprika Steen, non è stata unanime, per ammissione della stessa presidente, e si sono verificate animate discussioni.

Yordanka Ariosa è protagonista in “Il re dell’Avana”.

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