Burkina Faso, esercito entra a Ouagadougou e tratta con i golpisti

Burkina Faso, esercito entra a Ouagadougou e tratta con i golpisti
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

L’esercito del Burkina Faso pronto ad entrare a Ouagadougou. I militari alle porte della capitale conducono un negoziato con i golpisti della guardia

PUBBLICITÀ

L’esercito del Burkina Faso pronto ad entrare a Ouagadougou. I militari alle porte della capitale conducono un negoziato con i golpisti della guardia presidenziale (fedele all’ex-Capo dello Stato Blaise Compaoré) che lo scorso 16 settembre aveva condotto un colpo di Stato, il secondo in un anno per il Paese africano.

L’ex-Capo della Guardia Presidenziale, il Generale Gilbert Diendéré, alla guida del golpe, aveva annunciato ieri l’intenzione di concludere un accordo e ridare il potere alle autorità civili.

“Confermiamo il nostro impegno a rimettere il potere nelle mani delle autorità civili dopo aver concluso un accordo definitivo sotto l’egida della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (Ecowas) per uscire dalla crisi” aveva detto ieri in un messaggio televisivo il Generale Diendéré.

Il Presidente ad interim Michel Kafando e il Premier Isaac Zida sono stati arrestati dai militari che hanno fatto irruzione nel palazzo presidenziale mentre era in corso una riunione del Consiglio dei Ministri. Al momento Kafando si è rifiugiato all’ambasciata di Francia.

L’esercito, che finora non aveva reagito all’iniziativa dei golpisti, è stato incoraggiato dalla popolazione durante la sua avanzata verso la capitale. A Ouagadougou si sono registrati disordini. Nei giorni scorsi era stato imposto il coprifuoco.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Irlanda, migranti: richiedi asilo e finisci in tenda, "condizioni disumane" secondo l'opposizione

I Repubblicani designano Scalise come Speaker della Camera a stelle e strisce

Cessate il fuoco in Nagorno-Karabakh, l'Armenia non ha partecipato alla stesura dell'accordo