Rifugiati, Merkel criticata dalla Cdu. Berlino pensa a hotspot nazionali

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“Era una situazione di emergenza, non potevamo aspettare”. Angela Merkel difende la scelta di aver aperto la porta a migliaia di rifugiati, ma per la

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“Era una situazione di emergenza, non potevamo aspettare”. Angela Merkel difende la scelta di aver aperto la porta a migliaia di rifugiati, ma per la prima volta apre anche alla necessità di garantire la sicurezza interna al Paese. La Cancelliera tedesca è infatti in questi giorni sotto il fuoco di fila dei cristiano democratici bavaresi.

“Si deve procedere in modo ordinato e coordinato alla registrazione del grand numero di rifugiati arrivati. Lo Stato federale si occuperà di gestire il tutto in accordo con le autorità regionali nella ridistribuzione dei rifugiati sulla base di criteri precisi”.

Angela Merkel va dunque in aiuto dei Governi federali e chiede la creazione di hotspot locali dove registrare i dati dei rifugiati in arrivo e poi smistarli nei diversi centri di accoglienza sparsi per il Paese.

Parallelamente al lavoro in patria, la Cancelliera è tornata a chiedere un nuovo impegno collettivo all’Europa, formulando la richiesta di un vertice straordinario la prossima settimana.

Crescono intanto le polemiche a Monaco,sulla decisione delle autorità locali di voler tener separati i rifugiati dai turisti che arriveranno nei prossimi giorni per partecipare ai festeggiamenti dell’Oktober fest.

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