Ribal al Assad: Gli errori della comunità internazionale sulla Siria

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Le possibili soluzioni al conflitto siriano e gli equilibri geopolitici che permettono al presidente Bashar al Assad di restare al potere nel Paese

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Le possibili soluzioni al conflitto siriano e gli equilibri geopolitici che permettono al presidente Bashar al Assad di restare al potere nel Paese sconvolto dalla guerra e dall’avanzata dell’Isil sono stati evocati nella riunione annuale dell’Yalta European Strategies a Kiev. La riunione si svolge nel momento in cui la Russia è accusata di intensificare il suo impegno militare a favore del regime siriano.

“Stiamo assistendo alle conseguenze degli interventi in Libia e Iraq – dice Ruslan Grinberg dell’Accademia russa delle Scienze -. Ecco perché dobbiamo aspettarci gravi conseguenze dopo un eventuale cambio di regime in Siria”.

Presente al meeting il cugino di Bashar al Assad, che vive in esilio negli Stati Uniti ed è un attivo oppositore del regime di Damasco.

“La comunità internazionale – ha detto Ribal al Assad -, non ha cercato, fin dall’inizio, di riunire l’opposizione democratica per favorire una valida alternativa al regime in Siria. Ha invece permesso a Paesi come l’Arabia Saudita, il Qatar e altri di competere per il controllo sulla Siria. Questi Paesi non perseguono un ordinamento davvero democratico, ma vorrebbero una Siria islamica che possano controllare, dotata di un regime simile al loro”.

La politica delle potenze occidentali, che finora hanno respinto qualsiasi dialogo con Bashar al Assad nella lotta contro l’Isil, registra negli ultimi tempi qualche crepa, con alcuni governi che vorrebbero modificarla.

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