Scandali e recessione in Brasile, S&P taglia il rating a "spazzatura"

Scandali e recessione in Brasile, S&P taglia il rating a "spazzatura"
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Di Giacomo Segantini Agenzie:  REUTERS
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Ora più che mai l’economia brasiliana ha bisogno di redenzione. Standard & Poor’s ha retrocesso la nota di credito di Brasilia in territorio

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Ora più che mai l’economia brasiliana ha bisogno di redenzione. Standard & Poor’s ha retrocesso la nota di credito di Brasilia in territorio speculativo (meglio noto come “junk“, spazzatura), a BB+.

Soltanto l’intervento della banca centrale ha impedito alla moneta, il real, di affondare completamente. Per gli analisti si tratta di un vero e proprio atto di sfiducia nella capacità del governo di traghettare il Paese fuori dalla peggiore recessione degli ultimi 25 anni.

“Parliamo di una contrazione economica superiore al 2% quest’anno, anche più grave il prossimo. Poi c‘è l’altro grande problema: deficit e debito pubblico”, commenta Vicky Pryce, economista del Centre for Economics and Business Research. “Non c‘è da sorprendersi se quello che oggi tutti si chiedono è fin dove arriveranno le bocciature e se ce ne saranno altre. La probabile risposta è sì”, conclude.

Nel mirino delle critiche c‘è sempre lei, Dilma Rousseff, accusata di mandare messaggi incoerenti. In un’intervista la presidente brasiliana ha promesso di riportare il bilancio in attivo già l’anno prossimo, ma la bozza inviata al Congresso prevede al contrario un deficit. A questo si aggiungono le conseguenze del terremoto politico in atto: lo scandalo corruzione dentro Petrobras, ma anche le tante commistioni tra magnati delle costruzioni e membri del partito di governo. Ciliegina sulla torta: l’interminabile balletto sulle possibili dimissioni del ministro delle Finanze Joaquim Levy.

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