Femme fatale e ragazzino pestifero, a Glyndebourne Danielle de Niese si fa in due per Ravel

In collaborazione con
Femme fatale e ragazzino pestifero, a Glyndebourne Danielle de Niese si fa in due per Ravel
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Il soprano internazionale tra i protagonisti del festival lirico più glamour del Regno Unito in due ruoli diversi e opposti, e dopo solo due mesi dal parto

Al Festival di Glyndebourne, in Inghilterra, i due capolavori operistici di Maurice Ravel, ‘‘L’enfant et les sortileges’‘ e “L’heure espagnole”, con la regia del francese Laurent Pelly e l’incantevole soprano Danielle de Niese, star incontrastata in entrambe le opere.

“Ho pensato che sarebbe stato davvero interessante cantare entrambi i ruoli – ricorda Danielle de Niese – una ‘femme fatale’, e un ragazzino androgino, nella stessa serata”.

“Credo che ne ‘L’enfant et les sortilèges’ si rappresenti la natura semiprimitiva dei bambini, in una fase in cui stanno imparando come comportarsi nel mondo – aggiunge l’artista statunitense nata in Australia da un melting pot olandese, portoghese, inglese e singalese – e questo spiega perché quando un bambino non ottiene quello che vuole fa i capricci, pesta i piedi, grida, cosa che noi adulti (… oddìo, quasi tutti noi adulti) evitiamo di fare. Saranno proprio gli oggetti della sua stanza che si animeranno a insegnargli cosa sia l’amore”.

“È un’opera molto breve, la scena più lunga deve fare un minuto e mezzo-due, ed è immersa in una sorta di dimensione onirica – spiega il regista Laurent Pelly. Secondo me, il segreto sta nel saper passare da una scena all’altra, a volte con brutalità, altre con fluidità e leggerezza”.

Glyndebourne è anche famosa per il picnic durante l’intervallo.

È nella splendida dimora che domina il giardino che Danielle de Niese, detta Danni, vive dopo il matrimonio col presidente del Festival, da cui ha appena avuto il piccolo Bacchus “È evidente che partorire tre settimane prima dell’inizio delle prove ha rappresentato un’altra sfida – ammette – sapevo che ci sarebbe stata una trasformazione dal personaggio di Concepcion, eroina de L’heure espagnole, a quello de L’enfant, che avrei dovuto sottrarre ciò che mi rende femminile e sfruttare ciò che mi rende un ragazzino; solo che arrivare alle prove con un corpo che la gravidanza ha drasticamente trasformato ha costituito una tripla scommessa per me!”

“L’heure espagnole”, farsa in musica di ambientazione iberica, è la storia di di Concepcion, donna insoddisfatta che almeno un’ora alla settimana vorrebbe incontrare l’amante.

“Quando sono arrivata alle prove mi sono detta: ‘allora, sto facendo un’opera in francese, scritta da un compositore francese, ma io sono una donna spagnola!’ – dice sorridendo Danni – Per cui bisogna avere una certa sfrontatezza, un ardore, lo spirito di una donna spagnola; non dovevo assolutamente scordarmelo per non essere ‘tRoppo fRancese!’”, conclude divertita, pronunciando la R alla francese.

“Ne ‘L’heure espagnole’, dal momento che i personaggi sono parte integrante del negozio dell’orologiaio, è sempre molto divertente utilizzare l’elemento pittoresco nella musica per creare movimento; non c‘è quasi nulla nello spettacolo in cui il movimento non accompagni un’intenzione di Ravel”, conclude Laurent Pelly.

La prossima edizione del Festival di Glyndebourne si terrà dal 21 maggio al 28 agosto del 2016. Il 400° anniversario della morte di William Shakespeare sarà contrassegnato dalle produzioni di Berlioz con l’opera buffa in due atti “Béatrice et Bénédict”, e Britten con “Sogno di una notte di mezza estate”.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Glyndebourne, un posto unico al mondo

Hankyeol Yoon ha vinto l'edizione 2023 del Premio Herbert von Karajan

Al Festival di Salisburgo un concorso unico per aspiranti direttori d'orchestra