Budapest: migranti fatti salire su treni e poi fatti scendere qualche chilometro fuori dalla capitale

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Di Alberto De Filippis
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Ha riaperto in mattinata, ma solo per far partire un treno, la stazione di Budapest est. Giusto il tempo di far decongestionare la zona piena di

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Ha riaperto in mattinata, ma solo per far partire un treno, la stazione di Budapest est. Giusto il tempo di far decongestionare la zona piena di migranti inferociti. Non ci sono treni internazionali. I migranti prendono convogli locali sperando di avvicinarsi alla frontiera. Partito verso mezzogiorno anche un secondo convoglio.

Il primo, treno diretto a Sopot, poco lontano dalla frontiera con l’Austria, si è fermato però a Bicske, a una cinquantina di chilometri da Budapest dove sono stati fatti scendere i migranti che non possono lasciare il paese.

Un uomo aveva detto alla nostra inviata: “Siamo saliti su questo treno, che ci dicevano sarebbe partito. Ma non sappiamo se vero”.

“Siete sicuri che questo treno vada in Austria?”, ha chiesto la giornalista. “Non sappiamo, cercheremo di arrivarci” ha risposto un uomo.

Un altro migrante ha aggiunta: “Ho sentito che non ci sono treni che vanno verso l’Europa occidentale”.

“Le ferrovie ungheresi stanno informando i passeggeri, in inglese, che non ci sono treni che viaggiano verso l’Europa occidentale”, dice la nostra inviata sul posto, “quelli che sono sul treno non vogliono scendere e sperano di arrivare in Austria in un modo o nell’altro”.

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