Nove ore. Tanto è durata l’occupazione della sede del Ministero dell’Ambiente a Beirut: ennesima protesta contro la mancata raccolta dei rifiuti
Nove ore. Tanto è durata l’occupazione della sede del Ministero dell’Ambiente a Beirut: ennesima protesta contro la mancata raccolta dei rifiuti nella capitale libanese.
In serata, la polizia è riuscita a sgomberare l’edificio, dove decine di attivisti del movimento “You Stink” avevano, di fatto, assediato l’ufficio del ministro, invocandone le dimissioni.
Inutile la mediazione della presidente dei Verdi, Nada Zaarour: “Nessuno può prendere in ostaggio le istituzioni”, ha detto, dopo essere stata contestata dai manifestanti. Ha quindi diffidato il movimento dal cercare di competere con il suo partito sulle tematiche ambientaliste.
A mano a mano che i dimostranti venivano fatti uscire dal ministero, altri si radunavano all’esterno, dove si sono verificati brevi scontri con le forze dell’ordine.
Gli attivisti affermano che gli agenti abbiano usato le maniere forti per farli sgomberare:
“Prima hanno tagliato la corrente, l’acqua e l’aria condizionata, poi sono entrati. Avevamo detto che saremmo usciti, se ci avessero trattato con rispetto. Invece hanno colpito molti di noi, senza motivo”.
Nato in segno di protesta contro la crisi dei rifiuti scoppiata a metà luglio, il movimento “You Stink” denuncia la corruzione e la paralisi del sistema politico libanese.
Nell’ultimo anno, l’esecutivo non è nemmeno riuscito a eleggere un nuovo presidente della Repubblica.