Esclusivo (Siria): Ansar al Aquida, partita a calcio fra tagliagole

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Di Euronews
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https://youtu.be/ME-SeW3sm3c La vita scorre lenta ad Aleppo, in Siria. Territorio in gran parte controllato dallo Stato Islamico. In queste immagini

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https://youtu.be/ME-SeW3sm3c

La vita scorre lenta ad Aleppo, in Siria. Territorio in gran parte controllato dallo Stato Islamico. In queste immagini alcuni jihadisti, di un gruppo che si dice opposto a Isil, trascorrono qualche momento di serenità. Giocano coi bambini, organizzano una partita di pallone, pescano o fanno una grigliata sul prato. Dei giornalisti hanno trascorso alcuni giorni al seguito.

Ovviamente non hanno potuto muoversi e hanno dovuto accettare di girare solo quello che veniva loro concesso. Ne è uscito un ritratto assurdo. Un’operazione simpatia che i jihadisti hanno cercato di portare a compimento mostrando la guerra santa come un’allegra scampagnata.

Abbiamo deciso di mostrare queste immagini per il loro carattere di eccezionalità. Ben sapendo che la verità del quotidiano, nei territori controllati da Isis e da altre organizzazioni integraliste, è cosa ben diversa da quella che queste immagini vogliono far credere. Una realtà di sopraffazione e integralismo.

I “partigiani della Fede”, questo il nome che il gruppo si è dato, conterebbe circa 1500 militanti, sarebbe indipendente da al Quaida e controllerebbe zone di Aleppo, Idlib e Latakia.

L’agenda politica è tuttavia la stessa dello stato islamico: imposizione della Sharia, la legge coranica interpretata in maniera liberticida e completa identificazione di “chiesa e stato”.

Secondo i reporter che hanno filmato queste immagini “non è una colpa per questi combattenti avere anche degli svaghi, a differenza di quanto accade con Isil”.

Interrogati sui finanziamenti delle loro operazioni i militanti non hanno voluto rispondere.

È un’operazione-simpatia quella che questa brigata, d’ispirazione sciita irachena, e che non appare, ancora, in nessuna lista nera propria di formazioni terroriste, ha cercato di ottenere permettendo alle telecamere di raccontare la quotidianità in retroguardia. Il fatto che le donne combattano e venga loro concesso di parlare in favore di telecamera non inficia le critiche nei confronti della visione integralista di questa organizzazione.

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