Ormai è una tragedia senza fine quella dell’immigrazione. Ancora sbarchi in Calabria e Sicilia. E’ approdata nel porto di Messina la nave della
Ormai è una tragedia senza fine quella dell’immigrazione. Ancora sbarchi in Calabria e Sicilia. E’ approdata nel porto di Messina la nave della Guardia Costiera con a bordo 683 migranti provenienti dall’Africa sub sahariana. Mentre due corpi senza vita sono stati recuperati al largo del Canale di Sicilia. Si tratta di due donne. Altri 245 profughi sono arrivati a Corigliano.
Dall’Italia alla Macedonia. Qui ogni giorno centinaia di immigrati, stremati dal caldo e dalla mancanza di cibo e di acqua, prendono d’assalto i treni alla volta della Serbia ma senza avere una meta precisa. “Forse andremo in Norvegia, forse in Germania o in Austria. Non sappiamo. Veniamo dalla Siria. Io sono di Derik. Abbiamo tantissimi problemi, dove sappiamo più cosa sta veramente accadendo là”, racconta un profugo.
Migranti in fuga da violenze e povertà che rischiano la vita via terra o via mare. Viaggi della speranza interrotti spesso prima di toccare terra. Come il doppio naufragio di giovedì scorso al largo della Libia che ha fatto oltre 300 morti. A bordo scene di disperazione.
“Abbiamo visto bambini che viaggiano da soli. Erano senza padre né madre, erano soli. Una situazione davvero drammatica”, sottolinea uno dei militari della nave che ha coordinato i soccorsi
Intanto mentre 3 persone sono state arrestate con l’accusa di essere responsabili della strage sull’emergenza immigrazione è intervenuto anche il Segretario Generale dell’Onu. Ban Ki moon ha annunciato un incontro speciale il 30 settembre affermando che per risolvere la crisi bisogna fare di più.