Il redditizio business del traffico d'uomini

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Di Cecilia Cacciotto
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Di fronte allo strazio dei migranti e all’arroganza dei trafficanti, l’Europa sembra impotente. Mentre l’Italia resta sola. Le 49 vittime di

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Di fronte allo strazio dei migranti e all’arroganza dei trafficanti, l’Europa sembra impotente. Mentre l’Italia resta sola.

Le 49 vittime di Ferragosto, giunte a Catania insieme a oltre 400 migranti sono state trasferite nella sala mortuaria dell’ospedale Cannizzaro della città siciliana, per gli accertamenti autoptici.

I racconti dei sopravvissuti sono raccapriccianti: oltre 400 persone segregate nella stiva del barcone, erano tenute prigioniere da otto extracomunitari, tra questi anche un minorenne, arrestati dalla polizia con l’accusa di omicidio volontario.
Stando ai dati di Frontex, in Italia gli sbarchi sono stati 20mila, e portano il numero complessivo di migranti, per il 2015, a 90mila.

Il traffico di esseri umani è diventato un business redditizio.

La Libia resta il porto d’imbarco principale, la destrutturazione politica del Paese rende per il momento impossibile un accordo volto a bloccare il flusso.

I respingimenti assistiti, come il rimpatrio immediato dei migranti economici, è una soluzione che in molti cominciano a invocare ma che non trova sponda a Bruxelles, dove l’Alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini lavora invece a stroncare la rete criminale del traffico d’uomini.

Che non sono attivi solo in Libia.

“Il punto fondamentale non è la distruzione delle imbarcazioni ma del modello stesso di business dei trafficanti”.

I numeri, stime non ufficiali, sono cifre da lotteria milionaria: il traffico d’uomini frutta 135 milioni di euro l’anno ai trafficanti:

Il prezzo della traversata varia da 1800 euro a 10 mila.

Attraversare lo stretto della Manica rende un milione e mezzo di euro all’anno.

Un barcone con 500 persone apporta al trafficante da un minimo di 500.000 euro a un milione di euro.

Nelle scorse settimane la cittadina di Calais è salita tristemente alla ribalta delle cronache perché presa d’assalto dai clandestini che cercavano di attraversare la Manica.

Il 10 agosto un’unità speciale della polizia di frontiera ha smantellato una gang di trafficanti albanesi a Calais, dove operavano da mesi.

In tutta l’area della cittadina francese vengono messe a punto misure di sicurezza eccezionali, questo giovedì i ministri dell’Interno francese e britannico firmeranno un accordo per cercare di fermare il traffico di esseri umani e migliorare l’aiuto umanitario.

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