Il presidente Vladimir Putin è in visita di tre giorni in Crimea, la regione strappata all’Ucraina e annessa dalla Russia nel marzo dell’anno scorso
Il presidente Vladimir Putin è in visita di tre giorni in Crimea, la regione strappata all’Ucraina e annessa dalla Russia nel marzo dell’anno scorso. Ufficialmente per promuovere il turismo, Putin si è sottoposto alla solita operazione mediatica immergendosi con un batiscafo nel Mar Nero per esplorare i resti di navi dell’undicesimo secolo.
Durante la sua visita, il presidente russo ha accusato Kiev di essere responsabile dell’inasprirsi degli scontri nell’est dell’Ucraina.
In precedenza, Putin aveva incontrato rappresentanti delle minoranze. Ai Tatari ha detto chiaramente di non aspettarsi alcun statuto speciale.
“Qualsiasi speculazione – ha detto – su diritti speciali di membri da assegnare a gruppi etnici la ritengo estremamente pericolosa”.
I Tatari, che in Crimea sono tra i 5 e i 6 milioni, si erano opposti all’annessione russa della penisola. Nella loro comunità è ancora vivo il ricordo delle deportazioni di massa subite in epoca sovietica.