Si aggiorna continuamente in Cina il bollettino delle vittime del disastro di Tianjin, almeno 104 il numero di morti a causa dell’esplosione avvenuta
Si aggiorna continuamente in Cina il bollettino delle vittime del disastro di Tianjin, almeno 104 il numero di morti a causa dell’esplosione avvenuta mercoledì scorso nel sito industriale a un centinaio di chilometri da Pechino. 720 i feriti. Ed è allarme per le sostanze tossiche sprigionate nella città portuale che conta 15 milioni di abitanti. La presenza del cianuro di sodio, che si incendia a contatto con l’acqua, è stata ammessa per la prima volta dalle autorità del Paese che hanno, invece, smentito di aver ordinato l’evacuazione immediata degli abitanti nel raggio di tre chilometri dall’esplosione.
Nell’area le fiamme, intanto, continuano ad ardere mentre le forze dell’ordine presidiano l’accesso al sito industriale. La mancanza di notizie certe accresce i timori dei residenti, come spiega uno di loro: “Ero uscito per fare degli acquisti e tornando a casa ho visto che la strada era stata bloccata. Ho chiesto agli agenti cosa stesse succedendo e mi hanno solo risposto che non potevo entrare, che era pericoloso”.
Mille pompieri e 217 specialisti in materiali nucleari e biochimici dell’esercito cinese sono sul sito di Tianjing. 17mila le famiglie danneggiate.