Catturati e uccisi per trofei: il business della caccia grossa in Africa

Catturati e uccisi per trofei: il business della caccia grossa in Africa
Di Euronews
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Catturati e uccisi per trofei “sportivi”: in Africa la caccia agli animali rappresenta un vero business. Il fascino della caccia grossa non è mai

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Catturati e uccisi per trofei “sportivi”: in Africa la caccia agli animali rappresenta un vero business. Il fascino della caccia grossa non è mai tramontato, è alimenta le fantasie soprattutto di statunitensi disposti a pagare cifre da capogiro per poter uccidere un leone e poi esporne una parte a casa propria. La caccia grossa è molto costosa: si possono spendere da 36mila a 50mila dollari. La durata varia dai tre ai dieci giorni.

Al costo della caccia va aggiunto, poi, quello del trasporto a casa del “trofeo”: dalla testa imbalsamata alla pelle dell’animale ucciso. In alcuni casi si possono arrivare a spendere fino a 25mila dollari.

Le destinazioni di caccia maggiormente richieste sono Sudafrica, Namibia e Zimbabwe.

Una caccia per la conservazione?

Stando a quanto riportato dal Guardian, alcuni organizzatori di queste battute di caccia affermano che il denaro ricavato serve per preservare l’ecosistema

Gli Stati Uniti importano la metà di tutti leoni catturati e uccisi da cacciatori di trofei sportivi. Ma l’idea di bloccare l’importazione di trofei negli Stati Uniti non piace agli addetti ai lavori. Il responsabile dei parchi in Tanzania, Alexander Songorwa, nel 2013 aveva scritto una lettera aperta al New York Times, spiegando che senza i soldi ricavati della caccia al leone non sarebbe possibile portare avanti una serie di “progetti di conservazione e protezione”: http://www.nytimes.com/2013/03/18/opinion/saving-lions-by-killing-them.html?_r=1

Intanto il numero dei leoni diminuisce, è sceso del 30% in tutta l’Africa. Nonostante la popolazione di leoni stia diminuendo, lo Zambia ha deciso di rimuovere i divieti alla caccia ai leopardi e ai leoni, in vigore dal 2013.

Ricky Gervais vs. Rebecca Francis: Does Trophy Hunting Benefit Conservation?►http://t.co/toNcoZs8I9pic.twitter.com/CoZYL6rBAO

— Cats (@Cats) May 23, 2015

Il Botswana, invece, ha stabilito il divieto alla caccia sportiva in tutto il paese nel gennaio del 2014. Il Kenya ha stabilito il divieto nel 1977.

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