Grecia: Atene divisa dopo sì del Parlamento greco al secondo pacchetto di riforme

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Il Parlamento greco ha adottato il secondo pacchetto di riforme necessarie al progresso dei negoziati sul programma di sostegno da oltre 80 miliardi

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Il Parlamento greco ha adottato il secondo pacchetto di riforme necessarie al progresso dei negoziati sul programma di sostegno da oltre 80 miliardi. 230 sì che per la commissione europea rappresentano un passo in avanti verso l’applicazione degli impegni con l’Eurosummit.

Ad Atene le persone si dividono: “Le misure vanno scelte in modo più umano, non devono essere penalizzati come già successo nel primo pacchetto di riforme solo i lavoratori e i pensionati”, dice un residente. “Se non riceviamo i soldi, sarà peggio. Se lasciamo l’euro, sarà ancora peggio. Le persone devono rendersi conto che la dracma non è un’opzione”, spiega un altro. “Ci sarà più povertà e miseria nel mondo. Sarebbe stato meglio mantenere la moneta nazionale, la dracma, piuttosto che adottare l’euro ed essere poveri, senza un soldo in tasca”, aggiunge un altro ancora.

Tra le norme votate nuove regole per le banche in fallimento e lo snellimento dei tempi e costi della giustizia. Quello raggiunto a Bruxelles è stato un compromesso difficile ma senza alternativa se non il default, ha spiegato Tsipras prima del voto. A sorpresa è arrivato il sì anche dell’ex ministro delle Finanze Varoufakis che ha precisato di averlo fatto “soltanto per far guadagnare tempo al governo”.

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