Tunisia, stato di emergenza. Il presidente: "Isil alle porte"

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Di Daniela Castelli
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La Tunisia attraversa ore di grande tensione e incertezza. Con l’Isil alle porte e a pochi giorni dalla strage di turisti a Sousse, dove sono morte

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La Tunisia attraversa ore di grande tensione e incertezza.

Con l’Isil alle porte e a pochi giorni dalla strage di turisti a Sousse, dove sono morte 38 persone, il presidente della Repubblica e comandante in capo delle Forze armate, Beji Caid Essebsi, ha annunciato lo stato d’emergenza in un discorso alla nazione di 30 minuti.

Un nuovo governatore è stato nominato a Sousse e diversi funzionari di polizia sono stati licenziati. Secondo l’inchiesta in corso emergono gravi responsabilità da parte delle autorità locali.

Beji Caid Essebsi, presidente della Tunisia: “Credo e lo dico chiaramente, che se ció che è successo a Sousse dovvesse capitare di nuovo, il paese crollerà ed è mio dovere di Presidente impedire che ció accada, con la benedizione di Dio.”

Intanto, altre cinque salme sono state rimpatriate nel Regno Unito, mentre proseguono le ricerche dei due fiancheggiatori del terrorista ucciso nella strage sulla spiaggia tunisina.

Entro domenica saranno chiuse tutte le moschee considerate a rischio radicalismo. L’allerta terrorismo è massima anche negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna.

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