Ad Atene il fronte per il ‘‘No’‘ al referendum sul piano dei creditori internazionali si è radunato in piazza Syntagma, davanti al parlamento
Ad Atene il fronte per il ‘‘No’‘ al referendum sul piano dei creditori internazionali si è radunato in piazza Syntagma, davanti al parlamento.
25mila persone hanno risposto alla chiamata a raccolta di Alexis Tsipras per ‘‘dire ‘No’ domenica ai ricatti e agli ultimatum’‘.
Il premier greco ha lanciato l’ultimo appello ai connazionali. ‘‘Prendiamo la vita nelle nostre mani, è il popolo che decide. La Grecia è un paese orgoglioso, avremo un futuro. Domenica manderemo un messaggio di democrazia”, ha detto il premier ellenico.
Let us make history together, once again. I invite you to say a big & proud #OXI / NO to ultimatums this Sunday. #Syntagma#Greferendum
— Alexis Tsipras (@tsipras_eu) 3 Luglio 2015
Una Atene divisa si prepara alla giornata storica del referendum di domenica che sarà anche un banco di prova del governo Tspiras.
Piazza Syntagma grida “Oxi“che significa ‘‘No’‘ in greco. ‘‘I nostri creditori, Merkel, Dijsselbloem e Juncker puntano il dito contro di noi, si comportano come professori con gli studenti senza riconoscere di aver commesso grandi errori in Grecia. Hanno condannato il popolo greco all’austerità,’‘ dice un residente di Atene.
Diversi i timori all’alba del voto sulle possibili conseguenze in Europa. Votare “No” non significa creare una frattura con Bruxelles ma continuare i negoziati con termini migliori per i greci”, ha promesso Tsipras come spiega il nostro corrispondente ad Atene Apostolos Staikos: “Il ‘No’ di Domenica non significa no all’euro, non significa no all’Europa, ha ribadito il premier. Alexis Tsipras ha chiesto ai greci di votare con in mente il futuro del paese e ha detto che i nuovi negoziati ripartiranno lunedì”.