Un sabato soleggiato e caldo ad Atene e sulle famose isolette greche meta di turisti da tutto il mondo. Potrebbe essere un tranquillo sabato estivo
Un sabato soleggiato e caldo ad Atene e sulle famose isolette greche meta di turisti da tutto il mondo. Potrebbe essere un tranquillo sabato estivo ma quest’anno per il Paese è il giorno X.
Qui siamo a Corinto ed Elena, direttrice di una scuola di danza ci spiega cosa pensano i greci come lei: “Le persone sono divise su questo referendum. Non sono sicura ma credo che la percentuale dei sostenitori di Syriza sia diminuita”.
I bar e i ristoranti del centro sono perlopiù affollati da stranieri in vacanza, la gente del posto cerca di risparmiare quel poco che è riuscita a prelevare: “La gente è arrabbiata. E si può benissimo capire il perché”, ci dice Christos, membro del consiglio comunale. E’ cambiato tutto, la nostra vita è diventata più difficile, parlo della nostra vita quotidiana. Ovunque serpeggia la paura. Una paura che arriva dalla presa di coscienza di quello che sta accandendo nel paese e di quello che potrebbe accadere in futuro”.
Un popolo allo stremo, diviso sul voto e sulle decisioni prese dal loro premier Tsipras. “E’ vero all’inizio le percentuali a favore del “No” erano molto alte, un dato sopredente”, fa notare una rappresentante locale di Syriza. “Quando le banche hanno iniziato a chiudere le porte il popolo greco è rimasto scioccato, siamo un popolo che ha sofferto molto negli ultimi tempi”.
Il futuro dei greci dipenderà anche dalla scelta di domani.