Spagna: 'legge bavaglio' contro le proteste, meno diritti per chi va in piazza

Spagna: 'legge bavaglio' contro le proteste, meno diritti per chi va in piazza
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Di Salvatore Falco Agenzie:  Rafael Cereceda
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“Legge bavaglio”, “legge sulla sicurezza pubblica”, “legge anti-indignados”. In Spagna è stata battezzata in tanti modi la norma di modifica del

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“Legge bavaglio”, “legge sulla sicurezza pubblica”, “legge anti-indignados”. In Spagna è stata battezzata in tanti modi la norma di modifica del codice penale, in vigore dal prossimo 1° luglio. Un giro di vite al diritto di manifestare e alla libertà di espressione, che potranno essere punite in sede penale. La legge promossa dalla maggioranza conservatrice che sostiene il governo di Mariano Rajoy tagli non dimentica di restringere la possibilità di richiedere asilo agli immigrati.

L’opposizione parla di “ley mordaza” (legge bavaglio) perché, sostiene, sia troppo generica nel regolamentare le libertà di espressione e di riunione. Il timore è che la polizia possa fermare manifestanti senza alcun sospetto.

Le parti sociali e i gruppi che diedero vita al movimento degli indignados dicono che il governo sta cercando di fermare le nuove forme di protesta nate con la crisi economica. Le lotte contro l’austerità e gli sfratti hanno fatto nascere movimenti politici che nelle scorse elezioni amministrative hanno scardinato l’alternanza bipartitica a Madrid, Barcellona e Valencia

La legge ha subito alcune modifiche nel corso dell’iter parlamentare ed è stata ‘ammorbidita’, ma l’opposizione parla della “peggiore pagina delle democrazia spagnola dalla fine del franchismo” e ha già fatto ricorso alla Corte costituzionale.

I punti più controversi della Legge Bavaglio
Il testo cerca di giustificare la necessità di una legge sulla sicurezza in base ai cambiamenti sociali in corso nel Paese. I suoi critici dicono che pochissime manifestazioni (circa l’1%) attualmente richiedono l’intervento della polizia.

Multe fino a 600mila euro per chi manifesta senza autorizzazione
La partecipazione a proteste non autorizzate nelle vicinanze di “infrastrutture pubbliche” come le centrali nucleari o anche gli stazionamenti degli autobus potrebbe costare cara. Per fare un esempio, nel 2011 gli indignados avrebbero potuto essere multati perché a Puerta del Sol c‘è uno stazionamento di autobus.

Multe fino a 30.000 euro nei seguenti casi
Per chi invece si rende responsabile del disturbo dell’ordine pubblico durante manifestazioni sportive, politiche, culturali o religiose. Multe anche per chi utilizza foto e dati personali di un agente di polizia senza autorizzazione o se si cerca di impedire una disposizione amministrativa, come il rifiuto di sciogliere una manifestazione.

Viene perseguito anche il consumo e il possesso di droga in spazi pubblici.

Decine le violazioni perseguibili con un’ammenda fino a 600 euro di multa

Tra queste la “mancanza di rispetto per le forze di sicurezza” e l’occupazione di spazi pubblici o privati.

Cambia la nozione di terrorismo
I critici temono che la definizione di terrorismo adottata nella riforma del codice penale, piuttosto ampia, possa far scattare l’accusa contro chiunque critichi il governo, le forze di sicurezza o la monarchia.

Chi non ha documenti rischia l’accusa di terrorismo

I social network sotto controllo
Viene punita anche la diffusione o la pubblicazione di messaggi che possono “incoraggiare gli altri” a violare la legge. Le reti sociali sono menzionate nella lotta contro la propaganda jihadista, ma gli attivisti temono che si possa punire in generale l’uso politico di internet.

Immigrazione
Il testo iniziale della legge – poi modificato – ha permesso alla polizia spagnola di respingere i migranti da Ceuta e Melilla verso il Marocco.

Vengono consentiti controlli arbitrari alle persone “per il loro aspetto o razza”.

Il testo integrale della legge sulla sicurezza dei cittadini che riforma il codice penale.: //www.boe.es/boe/dias/2015/03/31/

La replica dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani:? //www.ohchr.org/RU/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx NewSID = 15597 & LangID = E

PTinello</a> Una gran brutta cosa <a href="http://t.co/Q0NQFutDxk">http://t.co/Q0NQFutDxk</a></p>&mdash; Grim (gr_grim) June 9, 2015

Spain's new gag laws make a mockery of democracy. €600,000 in fines for hanging banners! http://t.co/xyeRzkMiropic.twitter.com/kaYSz8CuYS

— Greenpeace (@Greenpeace) April 3, 2015

Spagna. Dal 1º luglio in vigore la Ley Mordaza (legge bavaglio). Riguarda anche noi: certe malattie sono contagiose. pic.twitter.com/B3qPqc5yE6

— Franco Maria Fontana (@francofontana43) April 14, 2015

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