Il digiuno, la preghiera e il contesto di tensioni legato all’emergenza immigrati e al terrorismo. Per 1 miliardo e mezzo di musulmani nel mondo
Il digiuno, la preghiera e il contesto di tensioni legato all’emergenza immigrati e al terrorismo. Per 1 miliardo e mezzo di musulmani nel mondo comincia oggil il mese sacro del Ramadan.
Digiuno, preghiera e purificazione nel nono mese del calendario dell’Egira che quest’anno è il 1436. I fedeli sono invitati dal Corano ad astenersi dal bere, dal mangiare e dall’avere rapporti sessuali dalle prime luci dell’alba fino al tramonto. Recita il Corano precisamente “da quando è possibile distinguere un filo bianco da uno nero”.
Dalla Malesia alla Libia alla Cisgiordania, fino a tutti i Paesi europei che contano comunità musulmane più o meno numerose, il Ramadan è il quarto dei 5 pilastri dell’Islam: le due testimonianze di fede, le preghiere rituali, l’elemosina, il digiuno appunto e il pellegrinaggio a La Mecca, da compiere almeno una volta nella vita del buon fedele. In Italia hanno avviato la preghiera d’inizio del Ramadan anche i migranti musulmani bloccati alla frontiera di Ventimiglia.