Tra l’incognita dell’astensione, il caso degli impresentabili, le tensioni nel Pd e la polemica sul silenzio elettorale, oggi sette regioni italiane
Tra l’incognita dell’astensione, il caso degli impresentabili, le tensioni nel Pd e la polemica sul silenzio elettorale, oggi sette regioni italiane vanno al voto.
Alle urne, dalle 7 alle 23, 22 milioni di elettori, per le elezioni comunali in più di 700 comuni e per le elezioni Regionali in Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia.
Un voto considerato un indicatore importante sia dello stato di salute del Pd sia degli stravolgimenti nel centrodestra dove forte è l’ascesa della Lega.
Ma il presidente del Consiglio Renzi ha già messo le mani avanti e parlando al Festival dell’economia ha detto che il voto non è un “test” per il suo governo. Un’uscita che ha scatenato polemiche per il mancato rispetto del silenzio elettorale.
Scivolata anche per Silvio Berlusconi che a Segrate si è recato al meeting sbagliato e per alcuni lunghi istanti ha sostenuto il candidato di centrosinistra del comune nel milanese.
Ma a pesare sul voto è soprattutto il caso degli impresentabili, dove il Pd resta l’indiscusso protagonista dopo la black list diramata dalla presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi, che include il candidato Dem in Campania Vincenzo De Luca.